Analisi del periodo 17 luglio – 17 agosto a cura di Pasquale Incarnato, ceo di PolitiDO, agenzia di marketing politico

Le politiche sono ormai alle porte e questa campagna elettorale sta assumendo tratti singolari, visto il periodo ed il timing, ecco perché i social media hanno assunto, ancor più di prima, un ruolo fondamentale.

Gli addetti ai lavori (insieme ai clienti) hanno compreso che una campagna elettorale sotto l’ombrellone sarebbe stata percorribile solo attraverso l’uso massiccio del web che, quindi, è divenuto terra di conquista anche per i meno avvezzi. Tutto ciò per il potere di diffusione del medium e per la sua specifica caratteristica di abbattimento delle barriere spazio-temporali.

Abbiamo, poco dopo un mese dalla tempesta che ha visto Mattarella sciogliere le camere e ad un mese circa dal volo anticipato, con la solita cura, analizzato quanto sta accadendo sui social media, prendendo in considerazione i maggiori attori in campo e i loro partiti di riferimento.

Partiamo da una premessa: sui social media è possibile acquistare spazi pubblicitari e, quindi, fare campagne promozionali di cui, senza dubbio, avrete già sentito parlare, ci riferiamo alle famose sponsorizzazioni. Quelle che occupano circa 1/4 di tutto ciò che vedete sui social. La media italiana, infatti, è di un post sponsorizzato ogni tre organici (non sponsorizzati).

Sì, ma a cosa servono le sponsorizzazioni? Anche la risposta a questa domanda può sembrare abbastanza banale: per diffondere maggiormente un contenuto. Potenzialmente più si investe e più viene diffuso. Anche se il vero successo è spendere quanto meno per provare a raggiungere il maggior numero di utenti realmente interessati.

Ovviamente (e per fortuna) la legge impone dei limiti massimi di spesa per la campagna elettorale, contemplando anche la pubblicità. Certo – ed anche questo va detto – online è molto più complicato tener traccia delle spese pubblicitarie, vista la jungla del web. Detto questo, per far fronte alla legge e ai principi di trasparenza, con i quali le piattaforme internazionali di social media devono continuamente fare i conti, sono stati introdotti dei sistemi ad hoc che hanno un indicatore di spesa per i contenuti pubblicitari “sociali e politici”. Grazie a questi, quindi, è stato possibile controllare il budget medio speso negli ultimi 30 giorni (17.7.22 – 17.8.22) sui social (Facebook e Instagram) dai player analizzati.

Ecco, di seguito, quanto investito finora dai partiti/movimenti:

· Forza Italia: 0€

· Movimento 5 Stelle: 0 €

· Azione: 200 €

· Fratelli d’Italia: 500 €

· Lega: 5.000 €

· Italia Viva: 6000 €

· Partito Democratico: 15.000 €;

Ora, vediamo invece, le spese per le pagine dei leader:

· Giorgia Meloni: 0 €

· Giuseppe Conte: 0 €

· Enrico Letta: 0 €

· Silvio Berlusconi: 300 €

· Matteo Renzi: 300 €

· Carlo Calenda: 600 €

· Matteo Salvini: 11.000 €

Bene, ora proviamo ad andare avanti in maniera spedita e consideriamo i partiti e i leader singolarmente.

Le percentuali di cui parleremo sono riferite alla differenza tra gli ultimi 30 giorni ed il mese precedente.

Forza Italia registra un lieve aumento di follower sia su Facebook che su Instagram con un ottimo tasso di interazione (engagement), ovvero un +200%, soprattutto se si considera che ha speso 0 euro. Per quanto concerne il sentiment (grado di apprezzamento, per dirla molto in breve), invece, il rapporto tra positivo e negativo è di circa 93 a 7.

Passiamo ora, al leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi: il Cavaliere si posiziona molto in alto con il suo oltre 1 milione di Follower su Facebook e spende poco o nulla (meno di 300 euro totali); il tasso delle interazioni aumenta di molto (+170%), nonostante sia già discretamente alto e poi abbiamo un + 3000 follower. Ciò per entrambi i canali. Il sentiment è largamente positivo (88 vs 12).

Per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle (dall’alto del suo 1.5mln di follower su Fb) registriamo un +165% di engagement con un moderato aumento di follower (+1600). Il sentiment non delude i pentastellati: 95.5 vs 4.5. Tutto ciò senza investire in sponsorizzazioni.

Vediamo il leader dei 5 Stelle nonché ex Premier, Giuseppe Conte: qui la situazione è un po’ diversa. Investimento in media budget pari a 0, però perde 7000 follower su Facebook e 14mila su Instagram, mentre registra un buon aumento di engagement (+250%). Buono il sentiment positivo per Conte, 96.7 vs 3.3.

Il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, registra un aumento elevato di follower (+6400, ovvero il +1161%) su Facebook ed un +1360 su Instagram. Con un +50% di engagement per entrambi i canali. Ottimo il sentiment: quasi un 98 positivo vs 2 negativo.

E la Meloni? La leader di Fratelli d’Italia investe zero ed ottiene 8000 nuovi follower su Facebook (+935%) e +11mila su Instagram. Insomma, cresce di circa 500 follower al giorno con un engagement del +40% circa. Il sentiment positivo è di circa il 96%.

Azione, con soli 200 euro di spesa, ottiene 1200 follower su Facebook e 8000 su Instagram. Con un ottimo aumento delle interazioni (soprattutto su Instagram). Meno bene (rispetto agli altri ma non in assoluto) in termini di sentiment per il partito di Calenda: 80 vs 20 circa.

Carlo Calenda registra, con 600 euro di spesa, un +4500 follower su Instagram e +2000 su Facebook. Buon aumento di engagement (+130%) e sentiment positivo all’ 85% circa.

La Lega, invece – con il suo oltre 1 milione di seguaci su Facebook -, investe un pochino di più: 5000 euro, registrando +8000 follower su Facebook e + 800 su Instagram; +50% di engagement e un sentiment positivo di circa il 90%.

Il leader padano Matteo Salvini (5 milioni di follower su Facebook) punta molto sui social, da sempre, ed anche il budget investito ne è la prova: 11mila euro (che non sono tanti in assoluto, ma abbastanza rispetto ai competitor); +4000 follower su Facebook, mentre perde seguaci su Instagram, circa 2000. + 50% di engagement e un sentiment positivo dell’86%.

Italia Viva anche spende qualcosina: 5000 euro; cresce sia su Instagram (+3400) che su Facebook (+1500) in termini di Follower; engagement al + 75% circa; buono il sentiment positivo al 96%.

Il leader di Italia Viva Matteo Renzi investe molto poco, 500 euro, ma cresce: circa +2000 follower per canale; +100% di engagement; sentiment positivo al 91%.

Passiamo, ora, all’ultimo partito preso in analisi, il Partito Democratico: insieme a Salvini è quello che spende più, 15mila euro, spesi negli ultimi 30 giorni per le sponsorizzazioni con un + 6000 circa follower per entrambi i canali; aumento engagement esponenziale e sentiment positivo al 68%. Il più basso sinora.

Il segretario del Pd spende 0 ma cresce: +4600 follower su Facebook; + 8000 su Instagram; grosso aumento di engagement su Facebook ed un sentiment positivo all’ 80% circa.

Infine, ecco un elenco dei partiti e leader in ordine di gradimento.

Leader:

· GIORGIA MELONI 96%

· GIUSEPPE CONTE 96%

· MATTEO RENZI 91%

· SILVIO BERLUSCONI 88%

· MATTEO SALVINI 86%

· CARLO CALENDA 85%

· ENRICO LETTA 80%

Partiti:

· FRATELLI D’ITALIA 98%

· ITALIA VIVA 96%

· MOVIMENTO 5 STELLE 95.5%

· LEGA 90%

· FORZA ITALIA 88%

· AZIONE 80%

· PARTITO DEMOCRATICO 68%

In sintesi, Fratelli d’Italia ed il suo leader Giorgia Meloni sono quelli che piacciono, pare, di più sui social; il Partito Democratico piace, invece, meno; per quanto concerne la crescita in termini di seguaci sul podio sempre Meloni, bene anche il Partito Democratico (che investe più di tutti); Calenda, Berlusconi e molto male Conte che perde follower ogni giorno.

Ecco, di seguito, l’analisi effettuata che raggruppa un po’ di dati in un unico schematico file che tiene in considerazione: budget investito, numero follower in assoluto, numero di nuovi follower, numero delle interazioni ed il sentiment.