Il nostro obiettivo sarà quello di rivalutare la struttura della biblioteca comunale e recuperare spazi da immobili di proprietà comunale ed aree all’ aperto, al fine di dar vita ad apposite strutture di co-working e il co-studying per una biblioteca all’avanguardia ed al passo con i tempi moderni. All’interno delle stesse sarà possibile fruire di servizi messi a disposizione da specifici soggetti imprenditoriali ed associazioni culturali. L’obiettivo è quello di creare incubatori di idee rivolti anche ad accogliere giovani e di implementare nuove economie e nuove forme di socialità. 

Per il progetto di co-working sarà attivato un gruppo di studio e di lavoro che si occuperà di organizzare la biblioteca come ambiente fisico e digitale che contempli anche il lavoro agile, con il fine ultimo di creare una piattaforma di condivisione di saperi e pratiche trasversali al mondo del lavoro. Trattandosi di uno spazio ad accesso libero può essere utilizzato per favorire:

• Forme di lavoro ibride.
• Interazione con il pubblico del terzo settore.
• Coesione sociale per lavoratori autonomi e non solo.
• Promozione di pratiche di alfabetizzazione digitale rivolte a lavoratori meno esperti nelle pratiche digitali.

Inoltre, la biblioteca come spazio di coworking, può diventare un’opportunità concreta per i cittadini volta a fornire e stimolare l’apprendimento di nuove competenze.

Per il co-studying la funzionalità primaria sarà quella di fornire uno spazio aperto, libero e

condiviso pensato per lo studio e che sappia favorire e promuovere l’incontro e la crescita delle persone.

L’impegno della nostra amministrazione sarà quello di istituire uno sportello periodico antiviolenza presso le sedi Comunali aperto periodicamente e gestito da apposite associazioni legalmente riconosciute, rivolto alle donne vittime di violenza. Il servizio sarà completamente gratuito e nel rispetto della riservatezza e dell’anonimato dei soggetti che decideranno di rivolgersi ad esso. Sarà inoltre attivato un apposito numero telefonico denominato “Telefono donna” che sarà attivo in tutti i giorni della settimana.

Il Comune di Grumo Nevano è dotato di Piano Regolatore Generale, adottato nel lontano 1994 ed approvato, con stralci e modifiche, pubblicato sul BURC dopo ben nove anni il 17/02/2003;

Fin dalla sua adozione nel lontano 1994, il nostro PRG si è rivelato subito uno strumento urbanistico vecchio, con norme obsolete che hanno portato ad un degrado progressivo del patrimonio edilizio di Grumo Nevano con conseguente spopolamento della città, un deprezzamento del valore economico dell’intero patrimonio urbanistico ed una migrazione delle attività commerciali e produttive Grumesi, costrette a trasferirsi nei comuni confinanti munite di strumentazioni efficienti.

Tra i primi obiettivi che una Amministrazione dovrà porsi è quella di dotarsi di un nuovo strumento urbanistico basato su norme moderne indirizzate all’incentivo e premialità delle risorse esistenti, nello spirito della Legge Regionale della Campania n°16/2004 e s.m.i.

Le nuove “Norme sul Governo del Territorio”, disciplinano la tutela, gli assetti, le trasformazioni e le utilizzazioni del territorio al fine di garantirne lo sviluppo, valorizzando il diritto di proprietà, nel rispetto del principio di sostenibilità, prevedendo un rinnovato sistema di pianificazione territoriale e urbanistica articolato a livello regionale, provinciale e comunale.

La natura innovativa e complessa del nuovo strumento urbanistico introdotto dalla Legge Regionale 16/2004 richiede, nella sua applicazione, un approccio parimenti innovativo con una metodologia di elaborazione del Piano ispirata ai nuovi modelli di pianificazione, modelli riconosciuti e prescritti dalla nuova legislazione urbanistica regionale.

Il nuovo PUC dovrà prevedere i seguenti obbiettivi:

• Valorizzare il patrimonio culturale, ed architettonico del territorio comunale, tutelando il nucleo storico, luogo simbolo del paesaggio storico identitario;
• Riorganizzare la struttura insediativa ed il patrimonio edilizio esistenti combattendo fenomeni di frammentazione e degrado favorendo interventi di rinnovamento urbano mediante la creazione di organismi edilizi performanti sotto il profilo sismico ed energetico;
• Migliorare la qualità e la vivibilità del territorio attraverso la realizzazione di nuovi luoghi di aggregazione, ricreativi e culturali prevedendo anche interventi convenzionati ad iniziativa privata per la realizzazione di attrezzature pubbliche;
• Valorizzare le attività produttive e commerciali esistenti e promuovere interventi in grado di creare nuove opportunità imprenditoriali e occupazionali attraverso strumenti ed interventi diretti;
• Perseguire la “qualità ambientale” attraverso la salvaguardia, la tutela e la valorizzazione delle risorse paesaggistiche e ambientali;
• Migliorare il sistema della mobilità interna ed esterna al centro urbano per migliorare le connessioni territoriali;
• Incentivare e migliorare forme di mobilità alternativa.

L’impegno è quello di promuovere un centro commerciale NATURALE periodico nel centro storico attirando l’occupazione e l’imprenditoria locale per investire nel nostro paese grazie ad incentivi della pubblica amministrazione ed incentivi dei singoli privati (come attività di Street food).

Da diversi anni nei vari programmi elettorali si è sempre parlato di centro commerciale NATURALE, quale specchietto delle allodole per attirare il consenso. La nostra amministrazione ha intenzione di realizzare entro i primi 200 giorni di mandato un centro commerciale NATURALE periodico che si svolgerà nelle giornate di sabato e domenica nonché in tutte le ricorrenze festive e pre-festive nella zona che da Via della Rimembranza conduce a Via Roma tutta.

Attraverso la costituzione di un’apposita consulta dei commercianti, saranno organizzati incontri mensili con l’Amministrazione Comunale, al fine di pianificare tutto l’iter di istituzione e mantenimento del centro commerciale NATURALE. Il tutto sarà finanziato attraverso una partecipazione pubblica-privata, limitando al massimo la spesa pubblica e incentivando gli investimenti privati da parte di soggetti commerciali, attraverso la concessione agli stessi di spazi pubblici destinati all’offerta dei loro prodotti.